Pittore e Scultore - artista del '900 italiano

Opere

"La Bruna 80" 1980 - mista su plastica 30x24
ESPOSTO A FIRENZE PALAZZO XIMENENS PANCIATICHI
DAL 9 AL 11 GIUGNO 2023

"Gattavecchia ha vissuto le guerre e le profonde crisi che hanno sconvolto il Novecento, secolo in cui l’individualismo degli artisti giunge al culmine.
Le sue opere narrano di violenza, paura, solitudine, incomunicabilità, emarginazione.
Espressionista alla Munch, la donna emerge dal buio, marcata dalla luce diafana e con lo sguardo rassegnato nel vuoto: eppure quelle rosse labbra carnose non ne celano la bellezza e la passionalità.”

Vittorio Sgarbi


" Pensieri II" 1948 - tempera su cartoncino 46x32 
- IN ESPOSIZIONE AD ARTEXPO NEW YORK  dal 4 al 7 APRILE 2024
- inserito nell' Atlante dell' Arte Contemporanea ed. 2021 DeAgostini


Sono rappresentati 7 volti-maschera, aggrappati uno sull'altro, sospesi nel tempo. Non si vedono bocche ma solo occhi neri, che li fanno sembrare simili a teschi. 
Il colore rosso che li "sporca" ci ricorda gli orrori della guerra.  Era il 1948 e le sofferenze passate erano ancora vivide e penose.
L'Artista esprime la sua profonda angoscia di esistere.
I pensieri che si affollano alla mente sono come teste senza vita, che fluttuano in una dimensione surreale che altro non è che puro subconscio.


"La Passeggiata" 1987 - tempera su plastica 80x54
- ESPOSTO ALLA TRIENNALE DI ROMA  2023- MUSEI DI SAN SALVATORE IN LAURO - dal 1 al 15 dicembre 2023
- ESPOSTO ALLA PRIMA EDIZIONE ART PRIZE PALLAVICINI A BOLOGNA  DAL 9 AL 18 SETTEMBRE 2022

Due piani distinti, a rappresentare la suddivisione delle classi sociali. In alto figure esili, avvolte dalla luce, che passeggiano eleganti, erette. In basso, corpi sgraziati, che si muovono in una buia galleria. Non c'è possibilità di migliorare il proprio status, la linea di demarcazione è netta e non ha aperture. L'artista era molto sensibile ai temi sociali e alle disuguaglianze.
da "La poetica delle differenze" alla ricerca di un nuovo Umanesimo - a cura di Stefania Pieralice
V Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma - ed. 2023

La Passeggiata consegue un'irrequietezza psicologica, un misterioso disagio espresso con esigui mezzi nel campo pittorico spartito da una netta cesura.
Nella bicromatica composizione alla Scanavino camminano, a passo calmo, oblunghe e asciutte figure dal corpo giacomettiano. Una leggiadra lucentezza atmosferica li avvolge e, al pari della mente ferita, si tinge dipoi di un profondo nero.
Avanza la bellezza narrativa nonostante la netta spartizione dei piani: le bianche cromie tornano a poco a poco, si accumulano sopra nuovi dettagli, sviluppano un soffocante stato d'animo.
Disperata propagazione della scura nebbia, un sudario si estende; il bianco e nero ha perso la sua silouette, le nette linee scivolano fugaci. Dense e pastose pennellate dipingono statiche corporature in una vaga caligine.
 I rinnegati sono nati.  Come incubi acromatici, si muovono massicci e ineleganti nell'impari società.
Cruda rappresentazione della disillusione dei legami umani, sono distaccati dalla perfezione dell'Empireo, giungono alla fuliggine degli Inferi. Dal brillante schermo posto alla sommità, i comadanti decidono le sorti, le verità, i comuni diritti.
Bloccati in un'altra notte sgraziata dove l'oscurità non è mai stata tanto luminosa, gli obbedienti cadono dall'incommensurabile altezza, si ritraggono, solo una strada tenebrosa in avanti con lucenti anime a indicare la via. Bloccati nella silenziosa lotta che consuma tutto, dimenticano di essere loro stessi la propria oscurità e la propria luce.

"Insieme" 1987 - tecnica mista su plastica 70x50

"Insieme" 1987 - tecnica mista su plastica 70x50
In questo dipinto viene trattato il tema dell' omosessualità, che è stata per lungo tempo discriminata.
In quegli anni l'omosessualità era ancora vista come devianza o malattia, quindi bisognava nascondersi e viverla esclusivamente in un luogo privato.
Nel dipinto, le due amanti si trovano in un ambiente chiuso dove possono abbracciarsi liberamente.


"Studio di Corpi I" 1976 - tempera su plastica 65x48
inserito nell' Atlante dell' Arte Contemporanea ed. 2021 DeAgostini editore

L'Artista si è dedicato per tutta la vita, sia alla pittura che alla scultura.
Spesso raffigurava nei dipinti la profondità e il volume propri della scultura che poi avrebbe realizzato.


"Indifferenza" 1979 - mista su cartoncino 24x43
esposto alla Triennale di Roma 2021  
"Cinque volti maschili realizzati con il solo uso di colori bruni si stagliano su una superficie monocromatica. Quattro sono più vicini e soltanto uno, quasi come una figura di quinta, si presenta di profilo, con la bocca dischiusa.

Colpisce la scelta di rappresentare gli occhi socchiusi, nell'esplicita volontà di non creare empatia, nè suggerire un rapporto con il fruitore esterno della tela.  La mancanza di comunicazione e l'indifferenza intercorre anche tra i cinque personaggi: sono vicini, ma ognuno è chiuso in se stesso, nel proprio muto egoismo.
Presentati con estrema stilizzazione formale e tipizzati come fossero maschere, questi volti divengono simboli dell'alienazione e dell'isolamento che attanaglia la società contemporanea."


"Introspezione" 1984 - tempera su plastica 65x45
esposto a Medina Roma 2020 (evento: Premio della Lupa)


 In un atteggiamento di preghiera, il soggetto principale vede la sua parte più intima uscire da se stesso.
Così può osservarla e analizzarla profondamente.


"Vasi bianchi" 1990 - mista su tela 76x46
esposto a Venezia Padiglione Europa 2019


Per Gattavecchia le bottiglie rappresentavano le persone.
Le vedeva come contenitori ora bianchi, ora neri, ma sempre impenetrabili, misteriosi, sospesi nel tempo e nello spazio.


"La Bruna" 1960 - carboncino su cartoncino 40x30



E' uno dei pochissimi ritratti dipinti dall' Artista.
Anche qui, benché tornino degli elementi fisionomici ad individuare il soggetto, prevale sempre il senso di introspezione nella pennellata complessa, nella sintesi accentuata, nell’insistere sulla monocromia.
Un sentimento forte pervade questo volto che evita lo sguardo, come se non volesse mostrare la sofferenza interiore.


"Paesaggio Invernale I" 1991 - tecnica mista su tela 75x95

Quando l'Artista ha realizzato questo dipinto, aveva 84 anni ed era già  ammalato.
Egli percepisce la sua fine prossima e dipinge panorami senza colori, senza presenze, avvolto solo dal grigiore e dal freddo dell'inverno.
Per l' Artista il tema dell'abbandono si fa più straziante e intenso!


"Nudi" 1983 - mista su tela 80x65


"Notturno"  1961 - carboncino su carta 22x40

L'opera rappresenta un paesaggio della sua amata città, Cesena.
Qui l’indagine sulla natura scompare per lasciare spazio all’espressione di un’esistenza, ad una immagine profondamente spirituale nel profilo dell’abitato che si staglia su bagliori smorzati .